Pressione arteriosa: come si misura?

Originariamente la pressione arteriosa (P.A.) veniva misurata incannulando una arteria (modalità detta invasiva). Uno scienziato italiano, Riva Rocci, inventò un metodo per misurarla in maniera indiretta (non invasiva).
Per misurare la pressione arteriosa in maniera non invasiva si utilizza un apparecchio chiamato sfigmomanometro, cosistuito essenzialmente da un bracciale gonfiabile con cui si avvolge un arto e da un apparato misuratore. I primi sfigmomanometri utilizzavano una colonnina di mercurio per misurare la pressione vigente all'interno del bracciale, per questo motivo i valori pressori si indicano convenzionalmente in millimetri di mercurio, abbreviati in mmHg.
Attualmente gli sfigmomanometri a mercurio non vengo più utilizzati. L'apparato misuratore che si usa attualmente può essere meccanico (sfigmomanomentro anaeroide) o elettronico.
Il bracciale viene avvolto intorno all'avambraccio, qualche centimetro al di sopra della piega del gomito. Viene gonfiato fino ad un valore sufficiente a schiacciare completamente l'arteria omerale, e poi viene sgonfiato lentamente.
Usando uno sfigmomanometro anaeroide è necessario dotarsi anche di un fonendoscopio a testa piatta da inserire al di sotto del bracciale, per auscultare le pulsazioni dell'arteria. Quando la pressione all'interno del bracciale diventa più bassa della pressione all'interno dell'arteria, il sangue comincia a fluire ed è possibile iniziare a sentire un rumore (cosiddetto 1° tono di Korotkoff) sincrono con l'attività sistolica del cuore. Il valore segnato dalla lancetta dello sfigmomanometro in quel momento corrisponde alla pressione sistolica.
Man mano che si continua a sgonfiare il bracciale, il tono cambia di intensità fino a scomparire; questo è il momento di rileggere il valore segnato dalla lancetta dello sfigmomanometro, corrispondente alla pressione diastolica.
Lo sfigmomanometro elettronico è più facile da usare: si posiziona correttamente il bracciale e si preme il pulsante di inizio registrazione; automaticamente l'apparecchio gonfia il bracciale e poi lo sgonfia lentamente, rilevando i valori di pressione arteriosa sistolica e distolica e visualizzandoli sullo schermo. In genere viene visualizzato anche il valore della frequenza cardiaca media durante la misurazione. Alcuni apparecchi sono in grado di segnalare la presenza eventuale di aritmie, cioè di irregolarità del battito cardiaco.
Di slito, gli apparecchi elettronici utilizzano un metodo chiamato oscillometrico per stimare i valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica. Non tutti gli apparecchi sono ugualmente affidabili, per cui bisogna essere attenti nella scelta al momento dell'acquisto.
Alcuni apparecchi utilizzano un bracciale più piccolo che si avvolge intorno al polso: generalmente questo tipo di misurazione non è consigliata perchè i risultati non sono sempre affidabili.
Come misurare la pressione
Gli sfigmomanometri sono dotati in genere di un bracciale di dimensioni standard, adatto alla maggior parte dei pazienti. Però i pazienti fortemente obesi o muscolosi, con una circonferenza dell'avambraccio maggiore, e i soggetti molto magri o in età infantile hanno bisogno di utilizzare bracciali di dimensioni diverse dallo standard, per fornire risultati più accurati.
La pressione va misurata stando comodamente seduti, con la schiena appoggiata alla sedia e i piedi appoggiati a terra; il braccio usato per la misurazione deve essere ben appoggiato ad un piano, e posizionato alla stessa altezza del cuore. Il braccio può essre scoperto o può essere coperto da indumenti leggeri (come una camicia); è importante evitare di arrotolare la manica al di sopra del bracciale, per non determinare una lettura errata dei valori pressori.
Non misurare la pressione se si è sotto stress, o meno di un paio di ore dopo uno sforzo fisico. Non bisogna aver bevuto caffè, non bisogna aver fumato (anzi, non si dovrebbe fumare MAI!). Non si deve avere la vescica piena, l'ambiente non deve essere nè troppo freddo nè troppo caldo e deve essere tranquillo, non bisogna parlare.
In genere la pressione arteriosa è simile fra le due braccia, anche se leggermente maggiore a destra. Le prime volte è utile confrontare i valori delle due braccia: in caso di notevole differenza, il medico valuterà la necessità di approfondire le indagini; altrimenti, si possono utilizzare indifferentemente le due braccia.
Dopo una prima misurazione, è opportuno attendere un paio di minuti rimanendo fermi e tranquilli prima di effettuare una seconda misura. In caso di marcata differenza di risultato rispetto alla prima misurazione, procedere ad un terzo controllo sempre dopo un paio di minuti e considerare la media fra i risultati ottenuti.
E' normale trovare differenze dell'ordine di 5-10 mmHg fra le varie misurazioni, poichè esiste un margine di errore negli apparecchi e poichè la pressione fisiologicamente varia da battito a battito.
Quando misurare la pressione
Chi non è iperteso dovrebbre controllare la propria pressione arteriosa ogni 3-4 anni se parte da valori di P.A. ottimale (fino a 120/80 mmHg). Con valori più alti, ma comunque inferiori a 135/85, il controllo dovrebbe essere annuale.
Valori più elevati di P.A. misurata a domicilio rientrano già nella definizione di ipertensione arteriosa. In questo caso, per confermare la diagnosi, è indicato misurare la P.A. mattina e sera per 3-6 giorni, tenendo un diario, e mostrare i risultati al medico di fiducia.
Chi già è in terapia con farmaci antiipertensivi dovrebbe controllare la pressione 2-3 volte al mese.
E' molto improbabile che valori di pressione arteriosa elevati diano sintomi. Non è pertanto corretto misurare la pressione in caso di piccoli malesseri come mal di testa, astenia, nervosismo ecc.: in questi casi, l'eventuale riscontro di valori pressori più elevati del solito è molto probabilmente una conseguenza, e non la causa del malessere.
E' ugualmente sconsigliato misurare la pressione arteriosa in maniera ossessiva più volte al giorno: avere in casa uno sfigmomanomentro dovrebbe essere considerato come avere una bilancia; chi si pesa 3-4 volte al giorno tutti i giorni e addebita al peso riscontrato la comparsa, per esempio, del mal di testa?
Altri metodi per la misurazione della P.A.
La pressione arteriosa può essere muisurata anche eseguendo un monitoraggio delle 24 ore con apparecchi automatici. In questo modo si ottiene una curva pressoria circadiana, utile per valutare i valori medi delle 24 ore e dei singoli periodi di veglia e di sonno.
Fisiologicamente, durante il sonno la pressione arteriosa è più bassa; gli ipertesi a maggiore rischio sono coloro nei quali questa fisiologica riduzione non avviene.
Come interpretare i valori ottenuti
Solo il medico può valutare i risultati della misurazione domiciliare della pressione arteriosa.
Non è raccomandato prendere inziative personali sulla variazione della terapia, per cui in caso di dubbio è meglio rivolgersi al medico o cardiologo di fiducia.